venerdì 30 agosto 2013

PNL PER GLI INSEGNANTI


Partendo dal presupposto che la missione fondamentale di un insegnante è lo sviluppo umano, sociale e intellettuale delle giovani generazioni, è quasi impossibile stabilire in assoluto se alcune qualità siano più importanti di altre, tra quelle che entrano in gioco nella relazione insegnante-alunno. E’ altrettanto difficile sapere a priori se, all'interno dello stesso contesto, un insegnante molto preparato tecnicamente è più efficace di un altro, dotato di una naturale capacità di coinvolgere gli studenti e ottenere l'attenzione e la collaborazione necessarie.
La PNL offre strumenti e tecniche che aiutano gli insegnanti di qualsiasi materia a:
• Catturare e mantenere l’attenzione della classe;
• Variare e integrare modelli di comunicazione verbale e non verbale;
• Impostare il lavoro con studenti e colleghi sulla collaborazione e il confronto;
• Adeguare metodi e contenuti dell’insegnamento agli stili di apprendimento dei singoli allievi e ai loro interessi specifici;
• Incrementare le capacità di concentrazione degli studenti;
• Motivare gli studenti che è più difficile “raggiungere”.
Forse, essendo ogni alunno diverso dall'altro, l'insegnante migliore è quello capace di "ritagliare" il proprio lavoro intorno alle caratteristiche peculiari dello studente, in modo da predisporre un percorso di apprendimento fatto su misura per lui. "Personalizzazione dell'apprendimento" è, di fatto, uno dei concetti più cari alle scienze dell'educazione degli ultimi decenni.
Tuttavia, il fatto di "personalizzare" l'insegnamento su alcuni allievi comporta talora il rischio di trascurarne altri. Come rivolgere, dunque, la necessaria attenzione al singolo allievo e assicurare, nello stesso tempo, lo sviluppo intellettuale, sociale e culturale di un'intera classe?
La Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), risponde a questa e a molte delle domande con cui coloro che insegnano sono chiamati quotidianamente a confrontarsi:
1. Come cogliere le inclinazioni di ciascun alunno e agevolare, attraverso la loro espressione, lo sviluppo armonico di tutti i compagni?
2. Fino a che punto è funzionale andare incontro a ogni allievo utilizzando solo i linguaggi e le modalità che predilige, invece di invogliarlo a muoversi anche oltre i propri confini?
A tal proposito , recentemente, J. Grinder (uno dei padri fondatori della PNL) ha svolto una ricerca che si focalizza sulla creazione di una relazione docente-allievo di tipo “win win”, vale a dire su un’interazione da cui tutte le persone coinvolte traggano dei benefici e su un lavoro in cui sia predominante la componente “non verbale” nella gestione della classe.

LA PNL CHE FUNZIONA! 4 Settembre 2013 ore 20.30 presso Hotel Dimora Adriana
Via Maremmana Inf. km 2150 - Villa Adriana Tivoli

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