Benessere o Malessere?
In
passato il concetto di benessere, che deriva dall’unione di due parole ben
– essere e che vuol dire “stare bene", era incentrato
esclusivamente sull’idea di assenza di patologie. Oggi si è
arrivati ad una visione del termine più ampia e completa, tanto che
nel Rapporto della Commissione Salute dell'Osservatorio Europeo il benessere
viene definito come "lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e
spirituale che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro
potenziale personale nella società". Inoltre, come si legge nel Rapporto,
tutti e cinque gli aspetti sono importanti, ma ancora più importante è che
questi siano tra loro equilibrati. Questa visione è il punto cardine di molte
discipline e correnti di pensiero occidentali e orientali, come la “MEDICINA
ANTROPOSOFICA”, la cui filosofia è incentrata appunto sull’uomo inteso come
corpo, mente e spirito; a differenza della medicina accademica che resta ancora
legata ad una visione cartesiana e meccanicistica, dove la mente e il corpo, sono considerate due entità separate. E’ ormai da tempo provato che i sistemi nervoso, endocrino e
immunitario comunicano tra loro, e che ogni singolo organo
parla con gli altri per mezzo di un linguaggio comune, fatto di molecole
chimiche e di energie, che è in grado di mettere in comunicazione tutte le
cellule del corpo, e queste con l’ambiente. Partendo dal presupposto che ogni
cellula del nostro corpo risponde ad ogni singolo pensiero e parola che
pronunciamo, in quanto il nostro corpo è lo specchio dei nostri pensieri e
delle nostre convinzioni, possiamo capire quanto sia potente il legame
mente-corpo e come ogni malattia abbia un suo preciso significato.
La malattia è il
modo attraverso il quale il corpo comunica con noi ed è per questo che è
necessario imparare a “sentire” e ad interpretare i messaggi che ci invia;
occorre divenire consapevoli del fatto che il nostro corpo è un grande alleato,
e che tramite la “sofferenza” ci avverte di un modo d’essere sbagliato, fatto
di comportamenti e di emotività che probabilmente non gli appartengono.
Dunque, il dolore e
la malattia sono considerati i “campanelli” della dis-armonia in una parte
dell’organismo che si traduce in "malessere",
cioè vivere male e si contrappone al “benessere”
che invece significa vivere in uno stato di armonia con se stessi, con il
proprio corpo e con gli altri.