mercoledì 23 marzo 2016



NOAM CHOMSKY e la lista delle 10 strategie della manipolazione di massa



Noam Chomsky (Filadelfia 1928) è stato un linguista filosofo e teorico della comunicazione statunitense e ha fornito il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo. La costante e acuta critica nei confronti della politica estera e l’analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri della sinistra americana mondiale. Chomsky ha affermato di essere riuscito, grazie ad un minuzioso lavoro di studio e interpretazione di un’immensa quantità di ogni sorta di documenti, a smascherare numerosi casi di utilizzo fraudolento delle informazioni, nonché ad evidenziare l’atteggiamento conformista dei mass media. Il meccanismo che spiega questo atteggiamento è costituito dalla “fissazione delle priorità”: esiste un certo numero di mezzi di informazione che determinano una sorta di struttura prioritaria delle notizie, alla quali i media minori devono adattarsi. Le fonti primarie che fissano le priorità, sono grandi società commerciali a redditività molto alta, collegate a gruppi economici ancora più grandi. L’obiettivo è quello che Chomsky definisce “la fabbrica del consenso”, ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell’opinione pubblica. Noam Chomsky ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media:
la distrazione, creare problemi e offrire soluzioni, la gradualità, il differire, rivolgersi alla gente come a dei bambini, usare l'aspetto emozionale molto più della riflessione, mantenere la gente nell'ignoranza e nella mediocrità, far credere al pubblico che essere stupidi ignoranti e volgari sia l’atteggiamento più in voga del momento, rafforzare il senso di colpa e conoscere la gente meglio di quanto si conosca. 
Nel prossimo articolo esamineremo una ad una tutte le 10 strategie.

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