Prima di dare una risposta, analizziamo le analogie e le differenze che caratterizzano questi due organi dal punto di vista biofisico.
Il cervello e il cuore, si sviluppano entrambi nel feto...
mentre il primo si evolve completamente solo dopo la nascita attraverso le
informazioni percepite con i canali sensoriali e assimilate dal mondo esterno,
il secondo è perfettamente in grado di svolgere le sue funzioni nel momento in
cui viene al mondo. Il cervello è definito un organo freddo e vive come un recluso nella scatola cranica.
Il cuore invece, è considerato un organo caldo in quanto muscolo potente e instancabile.
Entrambi producono un campo elettromagnetico, ma il cuore ha un sistema
oscillatorio 5.000 volte più potente grazie ai suoi 40.000 neuroni con i quali
contribuisce, assieme a quelli localizzati nell’intestino, alla produzione di talune
sostanze chimiche prodotte dall’ipotalamo, i neurotrasmettitori, che regolano
le difese immunitarie. Come dimostrato a suo tempo da Rita Levi Montalcini
studiando il comportamento delle cellule neuronali, esse sono in grado di
comunicare tra di loro attraverso uno scambio di informazioni di tipo
elettromagnetico, in questo caso parliamo di stimoli nervosi, così come gli
organi, e di influenzarsi a vicenda. Questo perché in tutte le cellule è
presente il DNA, che dal punto di vista elettronico viene chiamato
"circuito oscillante", che permette l'emissione e la ricezione di
onde elettromagnetiche.
I neurotrasmettitori dunque, mediano i pensieri e i
sentimenti che, a seconda della loro qualità vibrazionale, sono responsabili
dello stato di salute del nostro corpo. Vale a dire... rabbia, paura, invidia …
sono sentimenti che emettono vibrazioni in grado di produrre un campo elettromagnetico
caotico e disordinato; mentre gratitudine, amore, gioia … producono un campo elettromagnetico ordinato e
armonico. Del resto sappiamo già che il cuore, con la sua funzione
bidirezionale, è il nostro secondo cervello anche se, in realtà, di cervelli ne
abbiamo ben tre! Dunque, quando i suddetti organi si trovano in perfetto equilibrio,
ossia in uno stato di coerenza, anche i due emisferi cerebrali sono ben
allineati e armonizzati ed entrano in uno stato in cui si acuiscono le capacità
intuitive, la creatività, la comprensione … il benessere in generale. In
conclusione, possiamo affermare che la nostra mente è costituita da una parte materiale
o fisica formata da cervello e corpo e da una parte immateriale (rete
psicosomatica) su cui viaggia il flusso di informazioni. Dunque, se da una
parte possiamo definirci freddi, distaccati e calcolatori e dall'altra, caldi,
amorevoli e istintivi, le emozioni nascono dalla testa o dal cuore?
La diretta conseguenza è che se imparassimo a gestire le
nostre emozioni anziché reagire ad esse, ad indirizzarle consapevolmente, riusciremmo a cambiare anche la nostra realtà
fisica, focalizzandoci sulla salute invece che sulla malattia. Lasciamoci
guidare dal cuore più che dal cervello e scopriremo che la medicina dell’anima
si chiama AMORE.
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